MAX ET LES FERRAILLEURS [Il commissario Pelissier] di Claude Sautet

Un noir inesorabile, una storia d’amore alla ricerca del sentimento, giovedì 24 novembre il Cineclub Bellinzona omaggia Michel Piccoli in compagnia del critico Marco Luceri con la proiezione di MAX ET LES FERRAILLEURS [Il commissario Pelissier] di Sautet.

Giovedì 24 NOVEMBRE, ore 20:30
MAX ET LES FERRAILLEURS
(Il commissario Pelissier)

di Claude Sautet 
[Francia-Italia/1971, 112′]
vers. originale, sott. italiano

Ingresso: €6,00
Acquista online: http://bit.ly/3hRguw4

incontro con MARCO LUCERI, critico cinematografico, programmatore di numerosi festival, autore del libro ‘UN SORRISO E UN ENIGMA – Il cinema di Michel Piccoli, attore’ edito da Mimes Edizioni

Bookshop a cura della Libreria di Cinema, Teatro e Musica

Max Pelissier (Michel Piccoli) è un poliziotto di Nanterre tormentato dai diversi tentativi falliti di catturare in flagrante un gruppo di rapinatori di banche della zona. Beffato dai colleghi, decide di indurre il vecchio amico Abel (Bernard Fresson), colpevole di piccoli furti insieme alla sua gang di scapestrati, a una rapina. Per incastrarli, deve fornire piste false alla fidanzata di Abel, la prostituta Lily (Romy Schneider), con cui però nascerà un legame più forte.

Tratto dal romanzo di Claude Néron (anche autore della sceneggiatura assieme allo stesso Sautet e Jean-Loup Labadie a cui si aggiunge Sandro Continenza per l’edizione italiana), Il commissario Pelissiersegna il ritorno del regista al poliziesco dopo Asfalto che scotta (1960) e Corpo a corpo (1964). E tutto il film è permeato da quell’atmosfera di immanente fatalità (che sembra arrivare da Dostoevskij) che è già annunciata dall’inizio con il commissario (Georges Wilson) che ripercorre tutta la vicenda di Pelissier in cui inizia un flashback che dura quasi come tutto il film.

Sautet è abilissimo a lavorare sui tempi morti. Accumula i dettagli per costruire meticolosamente la scena della rapina. E in questo, appare fulminante e fortemente incisiva l’osservazione realistica della banda dei rapinatori, che sono come spiate da un altro occhio (anche quello della polizia nel finale) e accompagnate dalla voce-off del commissario della loro zona, interpretato da François Périer. E il titolo originale gioca in effetti sul rapporto tra Max e questo gruppo (Max et les ferrailleurs), ladri di auto e di metalli. Le immagini della loro quotidianità, come squarci di un documentario sulla malavita. Un respiro dei tanti del polar francese degli anni ’70, in una stagione indimenticabile. Dove il luogo (in questo caso Nanterre) diventa un altro deterministico punto di osservazione.’ [Simone Emiliani, SentieriSelvaggi]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – Bologna
parcheggio gratuito in cortile interno