IL LABIRINTO DEL SILENZIO – Giornata della memoria 2018

Giovedì 25 gennaio, nell’avvicinarsi della ‘Giornata della memoria’, il Cineclub Bellinzona Bologna presenta una serata a INGRESSO GRATUITO per l’incontro con INES MIRIAM MARACH [Vicepresidente della Comunità Ebraica di Bologna] e la proiezione de IL LABIRINTO DEL SILENZIO di Giulio Ricciarelli.


Il protagonista delle vicende: il giovane procuratore Johann Radmann, è un ingenuo ragazzo dal bell’aspetto che segue l’ideale di una giustizia sempre possibile, così come gli fu insegnato dal padre, un eroico soldato tedesco disperso durante la seconda guerra mondiale. Rapito dal carisma di Thomas, un combattivo giornalista deciso a far conoscere al mondo gli orrori di Auschwitz, si imbatterà nelle sconvolgenti testimonianze dei detenuti sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti e si prometterà di farne processare gli aguzzini.

Ma il labirinto in cui si addentrerà gli rivelerà che il miasma che ha colpito il popolo tedesco è interno alla sua stessa storia, che il confine tra buoni e cattivi è più che mai sfumato e che risulta impossibile addossare a poche persone le colpe di una nazione.

«La ricerca di Radmann di un male radicale, di volti colpevoli e di menti malvagie è destinato a fallire: “Mengele non è terribile. Ho in testa la sua foto: l’espressione sembra persino simpatica!”. I volti degli ex-nazisti che ci scorrono davanti nella sequenza degli interrogatori sono volti normali di persone comuni. La normalità e la mediocrità dei malvagi è ciò che li rende così terribili, perché li accomuna a noi, ai nostri amici e ai nostri padri e ci rende tutti (qualora smettessimo di pensare) possibili complici, possibili colpevoli, possibili assassini. Nel suo collocarsi in un tempo successivo ai fatti di Auschwitz il film mette poi in luce un altro facile pericolo: la negazione del ricordo.

Per più di dieci anni i tedeschi vennero tenuti all’oscuro delle realtà dei campi di sterminio, col fine di rimuovere dalla propria storia, col tempo, un periodo scomodo e buio come quello del terzo reich nazista. Ma l’identità di un popolo può essere reale e completa solo quando fa i conti con la propria storia, intesa come comprensiva delle sue antitesi negative: non tanto col fine di un hegeliano cammino verso la verità, ma piuttosto con l’obbiettivo di un cosciente percorso verso la propria contemporaneità, che dai momenti bui del passato ha spesso da imparare. Per questo (per quanto il compito sia doloroso) il protagonista sente la necessità di conoscere il proprio passato e di mettere fine alle bugie oscurantiste». [ondacinema.it]


giovedì 25 gennaio, ore 20.45
• IL LABIRINTO DEL SILENZIO •
Giulio Ricciarelli [Germania/2014, 124′]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – Bologna
– parcheggio gratuito in cortile interno –