IL MONTE DELLE FORMICHE, incontro con il regista Riccardo Palladino

Giovedì 13 dicembre, alle ore 20:45, il Cineclub Bellinzona Bologna incontra il regista Riccardo Palladino per la proiezione del suo documentario IL MONTE DELLE FORMICHE.

Da secoli, ogni anno, l’8 di settembre, sul Monte delle Formiche giungono miriadi di sciami di formiche alate. Come nubi che offuscano il cielo, i piccoli insetti si accoppiano in un meraviglioso volo a cui segue la morte di tutti i maschi, che cadono esausti sul sagrato della un tempo chiamata “Sancta Maria Formicarum”. Il volo nuziale risplende come un’apparizione estatica di fronte agli occhi dei curiosi, dei turisti e dei fedeli, i quali ogni anno giungono qui per ammirare e per celebrare la festa dedicata alla “Vergine del Monte delle Formiche”. Questo evento singolare è il punto di partenza della riflessione del film, che si interroga sulla natura dei piccoli insetti e dell’essere umano.
Grandi scrittori come il poeta Premio Nobel Maurice Maeterlinck e l’entomologo Carlo Emery hanno studiato ampiamente i piccoli insetti, mettendo in relazione il regno delle formiche con il mondo degli uomini: le loro parole riecheggiano, oggi, nelle voci dei testimoni del film.

IL MONTE DELLE FORMICHE
di Riccardo Palladino [ITA/2017, 63′]
giovedì 13 dicembre, ore 20:45
ingresso: €5,50 – ridotto: €4,50

«C’è chi tramanda la tradizione ai bambini, c’è chi gestisce una sorta di museo di fossili, c’è chi si offre volontario per portare a spalla l’altare fino al vecchio Santuario, luogo del miracolo (della Natura). Palladino mostra una comunità in un polittico di volti e colori, da cui si interroga apertamente sul senso della vita, sulla società, sulla collaborazione, sull’individualismo e sull’immortalità con le immagini, con le parole cercate e accuratamente selezionate in biblioteca come a creare un dialogo fra saggi, e con un lavoro certosino sul suono, pronto a trasudare fascino misterico in un silenzio che non è mai assoluto, ma si lascia musicare dall’intreccio del soffiare del vento con i versi degli animali, delle campane (suonate all’antica, con la danza fra le corde dei campanari) con le foglie che cadono, delle spighe di grano con le grida dei bambini, dei suoni della natura con i giusti tappeti musicali.

Palladino filma il piccolo, il quasi invisibile, per giungere al grande. Perché le formiche sono uno specchio dell’uomo, o forse un suo completamento. In ogni cellula umana c’è la storia dell’evoluzione, e nella società delle formiche sta quello che nella società dell’uomo sempre di più inizia a mancare: l’uguaglianza, l’altruismo, lo spirito di sacrificio per il bene comune. Del resto anche l’uomo, come le formiche, è un puntino nell’universo e nella Storia, è la porzione di una porzione nel rutilare di eventi ben più grandi. Analizzando e confrontando i due mondi attraverso le parole di chi, prima di Palladino, aveva già preso in considerazione questa specularità fra uomo e formica (non solo il già citato Volkmann, ma anche Maeterlinck, Tobler, Braibanti e qualche istante di Goethe, letti da diverse voci e lasciati rigorosamente incorrotti, secondo gli insegnamenti di Straub-Huilliet, nella loro lingua originale), Il Monte delle Formiche parte da un volo in soggettiva, preparazione di ciò che come ogni anno sta arrivando, per interrogarsi con sguardo piavoliano sulla vita e sull’universo, sui generi e sui ruoli, sulla società e sulla cultura.» [Marco Romagna, cinelapsus.com]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno