ADELE H. di François Truffaut

Prosegue il nostro viaggio nei territori impervi e imprevedibili del sentimento, della passione, dell’amore che non conosce limiti nella filmografia di François Truffaut con un altro gioiello: ADELE H. – UNA STORIA D’AMORE (L’histoire d’Adèle H.).

giovedì 12 dicembre, ore 20:45
L’HISTOIRE D’ADÈLE H.
(Adele H. – una storia d’amore)
di François Truffaut
Francia 1975 | Drammatico, Sentimentale | 96 minuti
versione originale, sott. italiano
ingresso: €6,00

introduce: IVAN CIPRESSI
[Libreria di Cinema Teatro Musica]

Verso la fine dell’Ottocento, una giovane (Isabelle Adjani) sbarca ad Halifax, porto canadese di rifugiati politici e sbandati. Presentandosi sotto falso nome e mantenendo un atteggiamento misterioso, la ragazza trova riparo presso una coppia di anziani coniugi. In realtà è sulle tracce del tenente Pinson (Bruce Robinson), ufficiale di stanza nella guarnigione dell’isola.

«Adele H., storia di una ossessione amorosa “nel nome del padre” (Adele, i cui diari, ritrovati nel 1955, sono stati utilizzati da François Truffaut per realizzare il film, è infatti la secondogenita dello scrittore Victor Hugo), è un melodramma sulle passioni umane con al centro un’eroina d’altri tempi (interpretata con magistrale introspezione da Isabelle Adjani), malata d’amore, che combatte senza un attimo di tregua una battaglia che sembra persa già in partenza. Secco e vibrante come un noir, il film coincide con un percorso di ridefinizione personale e artistica del regista parigino, inaugurando un nuovo tipo di ricerca formale che proseguirà con L’uomo che amava le donne (1977) e La camera verde (1978). Moderno elogio della follia, Adele H. è pervaso da un alone di funerea malinconia che lo caratterizza a fondo, fino a elevarlo a saggio sulla caducità dei sentimenti.» [Longtake.it]

Nel 1975 Truffaut si traveste da principe delle tenebre e anticipando di qualche anno il Nosferatu di Herzog immerge il suo melodramma nella gotica oscurità di un’eroina romantica dentro/fuori il suo tempo. La sua Adele nasce in una ignota terra di nessuno dove gli elementi fanno le prove generali per il più grande spettacolo del mondo. Adele è il pre-cinema. A cavallo di due mondi e altrettante epoche è la nebulosa astrale di un sentimento che trascende l’arte. È il magnifico quasi di tutto. Quasi teatro, quasi letteratura, quasi magia, quasi cinema. Adele è persino il quasi Amore.

Il movimento ossessivo verso l’amante che nella negazione del cuore diventa frammento di un discorso amoroso. Adele è vita condannata alla morte riportata in vita. È il fascio di muscoli, carne, luce e lacrime che attraversa i continenti e che il volto-corpo di Isabelle Adjani incornicia nel Mito. Adele H. è il nome più bello di sempre. Ed è il titolo del film che ognuno di noi avrebbe voluto girare nell’abisso delle nostre notti più malinconiche. [Carlo Valeri, sentieriselvaggi.it]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno