LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO compie 60 anni

Scaldiamo le ugole e torniamo bambini!
LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO compie 60 anni!
È doveroso festeggiarla con l’ultima proiezione prima di Natale, in versione digitale restaurata dove sarà possibile rivivere questa perla disneyana senza tempo in tutto lo splendore dell’originario Super Technirama (in versione 70 mm) girato in formato Ultra Widescreen!

Sarà possibile e doveroso cantare in sala durante i numeri musicali di George Bruns – ispirati all’omonimo balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij – seguendone il testo che sarà proiettato sullo schermo in SING-A-LONG!

Un’altra grande sorpresa disneyana: alla proiezione de ‘La bella addormentata’ seguirà quella della versione restaurata de IL CANTO DI NATALE DI TOPOLINO con il doppiaggio italiano del 1983!

Alla fine festeggeremo l’arrivo delle feste con PANETTONE e SPUMANTE, come da tradizione!

Martedì 17 dicembre, ore 19:30
LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

(Sleeping Beauty) di Clyde Geronimi
USA | 1959 | 72 minuti

ingresso: €5,50 (adulti) – 4,50 (bambini, fino ai 123 anni)
PREVENDITE: domenica 15 dicembre, dalle ore 17 alle ore 21, presso la biglietteria del cinema!

«Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!» Curioso come la celebre maledizione scagliata sulla principessa Aurora dalla strega Malefica (dotata in italiano dell’inconfondibile voce di Tina Lattanzi) assomigli al destino delle fiabe Disney. Una tradizione che, ironicamente, sembrava destinata a spegnersi proprio dopo l’uscita del suo 16º Classico: «La bella addormentata nel bosco» diretto da Clyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang Reitherman e Les Clark e proiettato per la prima volta a Los Angeles sessant’anni fa, il 29 gennaio 1959. Infatti, nonostante la pellicola, basata sulla fiaba di Charles Perrault e sul balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij (da cui il nome Aurora per la protagonista e le numerose analogie fra la partitura originale e la colonna sonora di George Bruns, candidata all’Oscar), venga ormai considerata una delle perle indiscusse dell’animazione hollywoodiana, all’epoca ebbe purtroppo molto meno successo del previsto, a livello sia di critica, sia di pubblico.

Un destino analogo era già toccato nel 1951 ad «Alice nel Paese delle Meraviglie», ma nel caso di un film come «La bella addormentata nel bosco», costato quasi un decennio di lavoro (in uno stile grafico che si sottraeva ai dictat dell’animazione «morbida» per ricreare le linee dell’arte gotica e, in particolare, le miniature del libro «Le Très Riches Heures du duc de Berry»), realizzato in Super Technirama (in versione 70 mm) e girato in formato Ultra Widescreen (54 anni prima di «Frozen»), il colpo fu decisamente troppo duro. Per questo motivo «La bella addormentata nel bosco» rimase a lungo l’ultima fiaba trasposta in cartone animato dalla Disney.

Solo trent’anni dopo il presidente Jeffrey Katzenberg decise di porre fine a quest’embargo sui progetti relativi al serbatoio fiabesco europeo, avallando la proposta di attingere a «La sirenetta» di Hans Christian Andersen e dando così il via a quel periodo glorioso (durato dal 1989 al 1999) che oggi conosciamo come Rinascimento Disney. E, col passare degli anni, l’influsso de «La bella addormentata nel bosco» è cresciuto a tal punto da aver generato un remake live-action incentrato principalmente sull’affascinante figura della strega cattiva. [A. Bosetto, Il giornale di Vicenza]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno