NASHVILLE di Robert Altman – Cult Movie Night

24 personaggi. La Musica. Un Film-Evento. Un Cinema-Mondo. «Qualunque cosa lo spettatore pensi è legittima», dichiarò la sceneggiatrice Joan Tewkesbury all’uscita dalla prima mondiale di NASHVILLE. Il Cineclub Bellinzona riporta sul grande schermo il capolavoro di Robert Altman, giovedì 5 MAGGIO, con un’introduzione di Emanuela Martini, storica e critica del cinema, direttrice della rivista Cineforum, già curatrice di una retrospettiva su Altman nel 29° Torino Film Festival.

Giovedì 5 maggio, ore 20:30
NASHVILLE 
di Robert Altman [USA/1975, 159′]

vers. originale, sott. italiano

BIGLIETTI €6,00/5,00
Acquista online: https://bit.ly/337buvQ

Durante l’annuale festival country si incrociano a Nashville celeberrimi cantanti locali, aspiranti star, mitomani, band in crisi, attori, giornalisti, reduci della guerra del Vietnam. Mentre la campagna elettorale per le Presidenziali del misterioso Hal Phillip Walker è incessante, tutti attendono l’esibizione dell’adorata Barbara Jean…

Con Nashville, Altman traccia il suo più grande affresco, da molti considerato il più importante romanzo americano della seconda metà del ’900. Nashville dura più di tre ore, ed avendo a disposizione un girato sterminato, per tutta la vita Altman ebbe la speranza di riuscire a produrre con questo girato una mini serie televisiva. Ma, e anche questo torna a “merito” dei grandi network televisivi, non ci riuscì mai. Nashville è l’espressione più felice di quella che è stata definita la “famiglia Altman”, una famiglia composta non solo dalla moglie e dai figli (che lavorano con lui soprattutto sulla musica e sulla sceneggiatura), ma anche da un’infinità di collaboratori e attori che amando Altman lo seguiranno sempre nei suoi progetti nei decenni successivi. Altman diventa quindi il più grande, e probabilmente fino ad oggi l’unico, re della narrazione corale. Lo sguardo di Altman sui ventiquattro personaggi di Nashville, personaggi spesso cinici e di contenuto umano molto sottile, manifesta comunque ancora quella pietas, quella comprensione che Dos Passos in Manhattan Transfer si era già messo alle spalle, in questo dimostrandosi più legato alla tradizione del romanzo ottocentesco che a quella del romanzo del novecento. Dichiarando anche però, e non è un difetto, una sorta di ritardo del cinema nei confronti della letteratura. [Emanuela Martini, Wikiradio]

CINECLUB BELLINZONA
Via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno

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