NARCISO NERO di Powell e Pressburger – versione restaurata

Dopo il meraviglioso restauro di ‘Scarpette rosse’, giovedì 28 novembre il Cineclub Bellinzona riprende il percorso lungo le storie cinematografiche di Michael Powell ed Emeric Pressburger con il culto di NARCISO NERO.

NARCISO NERO (Black narcissus)
di M. Powell e E. Pressburger
UK | 1947 | 101 minuti
versione originale, sott. italiano
biglietto unico: €6,00

introduce: IVAN CIPRESSI, Libreria di Cinema Teatro Musica

• La proiezione fa parte della rassegna ‘La grande luce – cinema e spiritualità‘ promossa da ACEC Emilia Romagna con il sostegno dell’Assessorato della Cultura della Regione Emilia Romagna

L’integrità spirituale della madre superiora Clodagh (Deborah Kerr), responsabile di una missione di suore inglesi situata in un convento sulle vette dell’Himalaya, è messa a dura prova dalle suggestioni del luogo, un tempo harem del principe locale.

«Basandosi sull’omonimo romanzo (1939) di Rumer Godden, Powell e Pressburger hanno scritto, prodotto e diretto uno dei più provocanti, audaci e deliranti melodrammi dell’epoca, divenuto un titolo di culto per molti autori contemporanei. Mistura ipnotica dal fascino sinistro di tensione erotica, spiritualità e tentazioni della carne, Narciso nero rappresenta il paradigma imprescindibile della visione di cinema dei due registi (resa definitiva nel successivo Scarpette rosse, 1948): raffinatezza della scrittura, controllo assoluto della messa in scena ingabbiata in set maniacalmente ricostruiti, squarci nell’interiorità di personaggi dalle connotazioni estreme, importanza della dimensione figurativa.

Un’esperienza estatica, dove l’ambientazione esotica, con il suo carico di inebriante sensualità, assume una valenza espressiva di importanza capitale. Il clima opprimente e morboso, spezzato solo da alcuni lirici flashback sul passato “incontaminato” di madre Clodagh, trova il suo apice nella sequenza della discesa verso la follia di Suor Ruth (Kathleen Byron), che scardina ogni convenzione dipingendosi con fare inquietante le labbra di rosso fuoco. Puro artificio cinematografico, al servizio di una storia all’insegna dell’eccesso, che è anche una metafora dei fallimenti dell’impero britannico. Straordinari il Technicolor di Jack Cardiff e le scenografie di Alfred Junge, giustamente premiati con l’Oscar.» [Longtake]

«Si può vivere senza il cinema di Powell e Pressburger? I nostalgici (si tratta di un’armata ben agguerrita) non avranno alcuna fretta ad affermare: o Powell o niente.E’ anche per questo che film come Narciso nero rimangono un unicum nella storia della settima arte. L’uso del technicolor accesissimo che accende sapientemente gli stati d’animo dei personaggi, infuoca le passioni, i desideri e le angosce come un tizzone ardente che fa quasi tornare in mente la scuola dei mélo alla Victor Fleming.» [cinerunner.com]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno