METTI LA NONNA IN FREEZER di Fontana e Stasi – Cineclub Bellinzona

Giovedì 11 ottobre, alle ore 20.45, al Cineclub Bellinzona Bologna, FABIO BONIFACCI, sceneggiatore, introduce la proiezione di METTI LA NONNA IN FREEZER!

Metti La Nonna In Freezer è l’irriverente e romantica commedia nera diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, una coppia di giovani registi e autori materani diventati famosi grazie ad alcuni video virali diffusi sul web e ai cortometraggi realizzati per Sky e Sabina Guzzanti. Ma è solo con questo film che hanno debuttato sul grande schermo della sala cinematografica e saluteranno il pubblico del nostro Cineclub con un breve video introduttivo prima della proiezione!

METTI LA NONNA IN FREEZER
di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi [ITA/2018, 100′]
giovedì 11 ottobre, ore 20.45

ingresso: €5,50
ridotto: €4,50 [Studenti Universitari, Soci Coop, Associazione AssoDoc, Abbonati ARENA DEL SOLE]

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Metti la nonna in freezer vede come protagonisti Fabio De Luigi nei panni di Simone Recchia, un finanziere impacciato ma incorruttibile, pronto a perseguire giustizia a tutti i costi, e Miriam Leone nel ruolo di Claudia, una giovane restauratrice che vive grazie alla pensione della nonna (Barbara Bouchet), mentre aspetta da tempo di essere pagata dallo Stato per il lavoro svolto. Quando l’anziana signora improvvisamente muore, Claudia deve trovare un escamotage per evitare la bancarotta e riuscire a sbarcare il lunario. Così, con la complicità delle sue amiche (Lucia Ocone e Marina Rocco), pianifica una truffa che le permetta di continuare a incassare la pensione della nonna.

Travestimenti, equivoci e ingegnose bugie sono gli ingredienti essenziali di questa commedia grottesca sulla difficoltà di tirare avanti ai tempi della crisi.

 

«Questa commedia nera, neanche troppo nera per la verità ma per i nostri standard lo è, regala a chi la vede un grande senso di soddisfazione per svariate ragioni. Per prima cosa è diretta a quattro mani da due registi poco più che trentenni, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, che conoscono bene il territorio dal quale tenersi lontani. La loro regia è fresca, vivace, ricca di spunti e citazioni di matrice anglo-americana, che asseconda la storia con uno sguardo originale. La pressoché perfetta sceneggiatura di Fabio Bonifacci non temporeggia mai, lasciando che ogni scena conduca alla successiva tra battute, humour nero e un filo di suspense che non guasta.

Fabio De Luigi è un irreprensibile e innamorato maresciallo dei finanzieri, una parte che gli permette di rivelare nuove sfumature di sé rispetto ai personaggi che in precedenza ha portato al cinema. Bravo. Lucia Ocone e Marina Roccosono irresistibili come complici del crimine, il congelamento della defunta nonna per poter continuare a percepirne la pensione. La co-protagonista Miriam Leonenon è nuova al genere brillante e in questo film spicca un balzo in avanti, colorando con l’istinto il suo personaggio, sempre in bilico tra ironia, romanticismo e farsa. Una lode spetta anche alla nonna quando è viva, interpretata da Barbara Bouchet, quando è morta, interpretata da un manichino del reparto effetti speciali, e a Eros Pagni che è l’indimenticabile Augusto di Bordighera.

Le regole del gioco entro le quali Metti la nonna in freezer si muove sono affidabili ed è il rispetto delle stesse da parte degli autori a garantirne la tenuta. Fino alla fine la narrazione scorre fluida e le sterzate della storia emergono in modo naturale. Siccome lo spunto del film arriva da un reale fatto di cronaca, c’è anche spazio per leggere tra le righe che onestà e disonestà sono sempre in un equilibrio traballante. Magari all’origine non ci sono cattive intenzioni, perché qui siamo tra il popolo che tira avanti con uno stipendio e vorrebbe rigare dritto, ma non ce la fa e forse, congelare la defunta nonna tra i tortellini e la lasagna, è una truffa allo Stato meno grave di un politico che ruba. E comunque, non fatelo a casa vostra.» [Antonio Bracco, ComingSoon.it]

 

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito nel cortile parrocchiale interno