LE DEUXIÈME SOUFFLE di Jean-Pierre Melville

Tradimenti, femme fatale, denaro e ossessioni. Uno dei capolavori polar di Melville, libero adattamento del romanzo ‘Morire due volte’ di Josè Giovanni, torna sul grande schermo del Cineclub Bellinzona!

GIOVEDÌ 28 APRILE, ore 20:30
LE DEUXIÈME SOUFFLE 
Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide!

di Jean-Pierre Melville [FRA/1966, 144′]
v. originale, sott. italiano

incontro con ROBERTO CHIESI [Centro Studi P. P. Pasolini – Cineteca di Bologna]

BIGLIETTI: €6,00/5,00
Acquista online: https://bit.ly/337buvQ

Evaso dal carcere, Gustave Minda detto Gu (Lino Ventura) sogna di sistemarsi con la bella Manouche (Christine Fabréga), ma prima si lascia coinvolgere in un colpo a un portavalori organizzato dall’amico Paul Ricci (Raymond Pellegrin), fratello del gangster Jo (Marcel Bozzuffi). Sulle tracce di Gu si muove il commissario Blot (Paul Meurisse), assistito dal feroce ispettore Farnadio (Paul Frankeur).
• Pellicola sprovvista di visto di censura vietata ai minori di 18 anni •

Melville ha voluto calarsi fino in fondo nell’universo gangsteristico francese, dove non ha senso risalire all’origine di amicizie e amori perché, come il passato, sono custoditi con evidente omertà. Meno cose si sanno, meglio è. E questo non vale solo per i reati ma anche per le cose belle della vita, perché Gu e i suoi amici e nemici non possono ricordare nulla davanti a un bicchiere di vino, per non sconfinare in territori personali difficilmente gestibili per gente che gira con il colpo in canna. L’amore e l’amicizia valgono tanto quanto la morte che hanno dato e danno senza pensarci un secondo.

Gu ammazza per necessità con freddo distacco; si lascia andare solo con l’odiato sbirro che lo ha torturato ma, un minuto dopo, il fatto è sepolto in un angolo della memoria. La pistola spara ed è un attimo. Melville non indugia un secondo di più nella descrizione dei conflitti a fuoco e delle esecuzioni, al contrario di tutto il cinema di genere che su quelle scene aveva costruito momenti di grande effetto. Le deuxième souffle è un film davvero importante. Certamente lo è stato per gli scrittori di almeno due generazioni, che hanno fatto propri alcuni aspetti e il modo di raccontarli. Lo è stato certamente per gli amanti del cinema noir. Personalmente ritengo sia stata l’opera più coraggiosa di Melville, ma è anche vero che il pubblico era ormai maturo per vedere qualcosa di diverso, per sporgersi finalmente sull’orlo dell’abisso.
[Massimo Carlotto, “Facce da milieu (Le deuxième souffle)”, in Jean-Pierre Melville, a cura di Mauro Gervasini, Emanuela Martini, Il Castoro-Torino Film Festival, 2008]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
Via Bellinzona 6 – Bologna
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