LES PARAPLUIES DE CHERBOURG e un aperitivo gratuito di fine stagione

Giovedì 8 giugno, per concludere la ricca stagione del Cineclub Bellinzona Bologna, rivive in tutto il suo splendore, in versione digitale restaurata, LES PARAPLUIES DE CHERBOURG, l’opera che consacrò il talento di Jacques Demy, cantore dei sentimenti che trova nella purezza della musica il veicolo ideale per trasmettere la sua leggerezza di tocco senza eccessi né forzature.

Precede la proiezione, alle ore 20.30, un APERITIVO GRATUITO nel chiostro seicentesco adiacente alla sala per festeggiare la bellissima stagione vissuta insieme nei giovedì del Cineclub!

LES PARAPLUIES DE CHERBOURG [Fra/1964, 92′]
versione restaurata in digitale – sott. italiano
Distribuzione: Lab 80 film
• ingresso €5,50 – Soci Coop €4,50 •
1957. La commessa in un negozio di ombrelli Geneviève (Catherine Deneuve) e il meccanico Guy (Nino Castelnuovo) si promettono amore eterno, ma il loro rapporto subisce una brusca interruzione quando il giovane è costretto a partire per la Guerra d’Algeria. Non ricevendo più notizie dal suo amato, Geneviève, incinta, è spinta dalla madre (Anne Vernon) a sposarsi. Guy, una volta tornato, farà lo stesso. I due si incontreranno di nuovo la notte di Natale del 1962, con le rispettive famiglie.

Interamente cantato, Demy si impossessa del musical classico modellandolo su un gusto tipicamente europeo della messa in scena che rinuncia allo sfarzo delle coreografie e ai numeri di danza: rimane un delicatissimo mélo di candore cristallino, che abbraccia l’arte tout court attraverso la finzione cinematografica. Una favola contemporanea di palpitazioni amorose sussurrate, in cui il naturale scorrere degli eventi è accompagnato dalle carezzevoli note di Michel Legrand e la ricerca del pathos rifiuta qualsiasi convenzione di genere. Perfetto nella sua felice miscela di sottile malinconia e ammaliante romanticismo, rimane un modello di rappresentazione scenica sospesa tra realismo e incanto fiabesco. Straordinario il lavoro sul colore (fotografia di Jean Rabier), che trasforma gli scorci di Cherbourg, colti nella loro autenticità (il porto, i vicoli, le passeggiate), in un’espressiva scenografia en plein air dalle sgargianti cromie che seguono gli stati d’animo dei personaggi. Clamoroso successo di critica e pubblico. Palma d’oro, Premio OCIC e Grand Prix tecnico al Festival di Cannes, Premio Louis-Delluc e quattro nomination all’Oscar. [Longtake]