JESUS CHRIST SUPERSTAR torna sul grande schermo

Ritorna sul grande schermo del Cineclub Bellinzona Bologna, martedì 16 aprile, a pochi giorni dalla Pasqua, il culto intramontabile di JESUS CHRIST SUPERSTAR!

JESUS CHRIST SUPERSTAR
di Norman Jewison [USA/1973, 107′]
lingua originale, sott. italiano
ingresso: €5,50
Soci Coop, Studenti Universitari, AssoDoc, Metro-Poli, Arena del Sole: €4,50

PREVENDITE acquistabili domenica 14 aprile, dalle ore 17:00 alle ore 21:00, presso la biglietteria del cinema.

Accattivante rilettura cinematografica della celebre opera rock di Tim Rice e Andrew Lloyd Weber, JCS racconta, in modo epico e potente, la storia degli ultimi sette giorni di Cristo (Ted Neeley). Girato interamente in Israele dal regista e produttore Norman Jewison, il film è un brillante esempio di cinematografia moderna, grazie anche alla fotografia innovativa di Douglas Slocombe e all’indimenticabile colonna sonora, nominata agli Oscar, curata da André Previn, Herbert W. Spencer, Andrew Lloyd Webber.

Gesù Cristo in versione rock: l’idea venne alla coppia Andrew Lloyd Webber-Tim Rice che firmarono l’opera “Jesus Christ Superstar”, ispirata alle vicende degli ultimi sette giorni della vita di Gesù (l’ingresso a Gerusalemme, il processo, la condanna a morte e la crocifissione), narrate dal punto di vista di Giuda Iscariota. Pubblicato nel settembre 1970, “Jesus Christ Superstar” nasce come doppio album, con interpreti principali Ian Gillan (Gesù), Murray Head (Giuda) e Yvonne Elliman (Maria Maddalena), ruolo che mantenne anche nella trasposizione cinematografica del 1973 ad opera del regista Norman Jewison. Il disco fu un incredibile successo: raggiunse la prima posizione della prestigiosa classifica statunitense Billboard e ci rimase per tre settimane, vincendo il disco d’oro. In questo video l’attore-cantante Ted Neeley, da sempre il volto di Gesù in “Jesus Christ Superstar”, interpreta il brano “Gethsemane (I Only Want To Say)”.

il film girato tutto in esterni in Israele con alcune «provocazioni» rimaste nella storia del cinema come i soldati romani in canottiera rosa e elmetto o i carri armati che inseguono Giuda come il peso della sua colpa. Come restano nella memoria le strepitose performance dei protagonisti Ted Neeley (un tormentato Gesù) e Carl Anderson (il Giuda nero) che ebbero la nomination ai Golden Globe del ’74, e della dolce Yvonne Elliman (Maria Maddalena). Il successo mondiale fu naturalmente costellato da feroci polemiche, sia dei cristiani che degli ebrei, in particolare sull’assenza della Resurrezione. E non poteva essere altrimenti per una rivisitazione evangelica dal profumo molto hippie ma che poneva un confronto reale su una storia precisa, tratta passo passo dal Vangelo.

Le liriche di Rice, provocatorie e sorprendenti per originalità, scavano nell’animo di un Gesù uomo, confuso e a volte spaventato dalla sua missione, e fanno di Giuda un predestinato da Dio alla dannazione eterna. All’epoca Tim Rice spiegava: «Abbiamo trattato il Cristo più come uomo che come Dio: noi, come autori non prendiamo posizione. Però il primo spunto ce l’ha offerto proprio il decano di San Paolo che una volta ci ha detto: “Prendete Gesù e portatelo via dalle vetrate istoriate”. Come base abbiamo scelto il Vangelo di Giovanni. Mi sono servito anche della Vita di Cristo scritta dal vescovo cattolico americano Fulton Sheen e di quella scritta dall’italiano Marcello Craveri». Un’opera meditata, quindi che in quarant’anni è diventata un classico che non tramonta mai.


CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno