IL CRATERE di Luzi e Bellino – anteprima bolognese

IL CRATERE, l’opera prima di Silvia Luzi e Luca Bellino, arriva finalmente a Bologna! Dopo il successo nei festival di tutto il mondo, il film ha appena ricevuto il Premio Speciale della Giuria al 15° CROSSING EUROPE Filmfestival Linz, in Austria!

IL CRATERE di S. Luzi e L. Bellino, ITA/2017, 93′
giovedì 10 maggio, ore 20.45
ingresso: €5,50 – SociCoop e AssoDoc €4,50

Il Cratere – film conferma di essere la vera sorpresa del cinema italiano dell’anno dopo la folgorante presentazione alla Settimana della Critica di Venezia e il trionfo al TOKYO International Film Festival (Special Jury Prize). La giuria di Crossing Europe ha esaltato la capacità de IL CRATERE di “testare i confini del realismo” e di “diventare un intenso esperimento cinematografico”.

Il film racconta il rapporto travagliato di un’adolescente e suo padre, un venditore di peluche che vede nel talento della figlia una speranza di riscatto sociale. I protagonisti sono interpretati da Sharon e Rosario Caroccia, padre e figlia anche nella realtà, per la prima volta sullo schermo.

ROSARIO CAROCCIA protagonista film:
IL CRATERE ANNO 2017
Regia: Silvia Luzi e Luca Bellino

Il cratere è terra di vinti, spazio indistinto, rumore costante. Rosario è un ambulante che regala peluche a chi pesca un numero vincente. La guerra che ha dichiarato al futuro e alla sua sorte ha il corpo acerbo e l’indolenza della figlia tredicenne. Sharon è bella e sa cantare, e in questo focolaio di espedienti e vita infame è lei l’arma per provare a sopravvivere. Ma il successo si fa ossessione e il talento condanna.

Crater è il nome di una costellazione debole e incerta, invisibile perché estremamente luminosa. Crater sfavilla e non si vede, è percepibile a fatica e per una sola stagione. Di notte, in primavera e solo dal sud del mondo.

«Abbiamo visto Rosario calpestare il suo cielo come un soldato il campo di battaglia, e imbracciare Sharon come arma solitaria e finale. Abbiamo scelto di stare con loro, attaccati alle loro vite, alla guerra dichiarata per costrizione e conservazione, nobile nelle intenzioni e beffata nell’effetto. E Rosario e Sharon hanno scelto di stare con noi, giocando la sfida di reinventare la propria vita.

Volevamo rendere l’asfissia, la claustrofobia di un confine sigillato, l’oppressione di una mente che rimbalza su se stessa. Volevamo raccontare la brama di rivalsa che è archetipo senza tempo né luogo. Con Sharon e Rosario la finzione si è amalgamata alla realtà, creando un dispositivo di parole inedite e gesti nuovi. Quel luogo che noi chiamiamo cratere è diventato famiglia, costellazione invisibile, confine indistinto, personaggio tra tanti. È lo spazio che alimenta le storie con la sua presenza incombente e il suo malessere tangibile e materico, dove la musica è insieme
espediente narrativo e muscolo cardiaco del sogno collettivo. Melodia dialettale per
libera scelta, e lotta sociale per vizio di alternativa.

Il cuore della lavorazione del film risiede nella scelta di coinvolgere direttamente nella fase di scrittura i protagonisti del film, rendendoli al tempo stesso autori dell’intreccio, forze motrici e carne della messa in scena. Sharon e Rosario sono sorgente di una favola sbilenca incline al cruccio e all’attesa, alla speranza che non è né ansia né prospettiva, piuttosto una sospensione fatta di scelte imperfette, di sogni e espiazione. Sono stelle che sfavillano, ma nessuno le vede.

Il brano che chiude il film è ‘Na stella, scritta per Gianmaria Testa da Fausto Mesolella. È l’unica canzone che Gianmaria ha cantato in dialetto napoletano. Questo film è dedicato a lui, amico carissimo tra i primi a conoscere il nostro progetto e a darci lo spunto di una stella luminosissima eppure invisibile, come è quel piccolo mondo che raccontiamo, come è il mondo che lui amava raccontare. Il Cratere non poteva che chiudersi con la sua splendida voce.» (Silvia Luzi e Luca Bellino)

CINEMA TEATRO BELLINZONA
via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno