RIEN NE VA PLUS – Omaggio a Claude Chabrol

Una serata omaggio a Claude Chabrol, uno dei maestri più prolifici del cinema francese, con ‘Rien ne va plus’, il suo cinquantesimo lungometraggio!

Giovedì 19 maggio, ore 20:30
RIEN NE VA PLUS
di Claude Chabrol [FRA/1997, 104′]

vers. originale, sott. italiana
per gentile concessione di Mk2

introduce: Spartaco Capozzi, studioso di cinema e regista

Biglietto unico: €6,00
Acquista online: https://bit.ly/337buvQ

Betty (Isabelle Huppert) e Victor (Michel Serrault) vivono di piccole truffe a danno di uomini facoltosi sedotti durante i convegni professionali in giro per la Francia. Quando i due decidono di incastrare Maurice (François Cluzet), tesoriere per una multinazionale, si renderanno conto troppo tardi di ritrovarsi in un rischioso affare di denaro sporco.

Rien ne van plus cambia rotta rispetto ai toni drammatici dei precedenti lungometraggi di Chabrol, L’inferno (1994) e l’acclamato Il buio nella mente (1995), e diventa serissimo divertissement con l’affezionata Isabelle Huppert e il farsesco Michel Serrault. Padre e figlia, insegnante e allieva o addirittura amanti, non è dato saperlo: Betty e Victor, ribelli borghesi, vivono volontariamente ai margini della società, odiano le tasse, ma mangiano caviale e non amano “confondersi con il popolo”; dalle molteplici identità (e ruoli), la loro sfida è quella di ingannare il prossimo (e lo spettatore) con classe ed eleganza, nonché di testare la fiducia nel loro ambiguo rapporto di attori. Ribaltando di continuo i codici classici del genere della truffa, la sceneggiatura sagace gioca con rimandi cinematografici (da Lubitsch all’amato Hitchcock), ironie di contrasto e istrionismi smodati. Primo premio al Festival di San Sebastián. [Longtake]

Non sarebbe stato il film che è Rien ne va plus senza Isabelle Huppert. Al suo cinquantesimo film il regista francese confeziona un’opera che è un vortice di palesi imbrogli, ma che è anche un film in cui la capacità della messa in scena gioca un ruolo decisivo, un po’ come accade nelle commedie di Lubitsch. L’abilità dell’autore francese è appunto quella di utilizzare al meglio le potenzialità offerte dalla commedia leggera. La storia di questa anomala coppia di simpatici truffatori che si limitano a derubare i malcapitati del denaro guadagnato attraverso il gioco d’azzardo, salvo incappare in un affare più grande del previsto che ne destabilizza gli equilibri fino all’inatteso finale, costituisce la trama del film. Ma Chabrol ha più volte sottolineato quanto poco sia importante la trama rispetto ai suoi personaggi ed anche in questo caso l’originalità dei loro profili, frutto indubbio di una grande intesa tra attori e suo autore, occupa buona parte del piacere finale dello spettatore che guarderà il film. [Tonino de Pace, Sentieriselvaggi]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
Via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno