AQUARELA – proiezione speciale del documentario di Kossakovsky

Affascinante. Travolgente. Imponente.
Il Cineclub Bellinzona, in collaborazione con Park Circus, è orgoglioso di presentare la proiezione esclusiva di AQUARELA, lo straordinario documentario di Victor Kossakovsky, presentato fuori concorso a Venezia 75 e ora nelle sale d’Inghilterra e Irlanda, giovedì 16 gennaio, alle ore 20:45.

Ospiti dell’evento saranno ANTONIO NAVARRA, Presidente del CMCC Climate, Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, e ANDREA CASELLI, Comitato ‘Aqua Bene Comune’, Bologna.

Giovedì 16 gennaio, ore 20:45
AQUARELA di Victor Kossakovsky

Documentario | GB/Germania | 90′
ingresso: €6,00

AQUARELA accompagna il pubblico in un viaggio cinematografico attraverso la bellezza mutevole e la pura potenza dell’acqua. Filmato a 96 fotogrammi al secondo, il film vuole esser un monito: noi umani non potremo mai fronteggiare la forza e la volontà capricciosa dell’elemento più prezioso della Terra. Dalle acque ghiacciate del lago Baikal in Russia ai fremiti dell’uragano Irma in Florida fino al possente Salto Angel in Venezuela, l’acqua è la protagonista di Aquarela mentre il regista Victor Kossakovsky cattura le sue molteplici personalità con un dettaglio visivo stupefacente.

Images courtesy of Park Circus/Participant Media

«Cosa si può fare mostrando solo acqua per un’ora e mezza di film? Si può innanzitutto fare una lezione di fotografia, poi si può far percepire la grandezza e la precarietà di un’intero ecosistema, e d’altra parte la fugacità minima di ogni singolo uomo sulla Terra, infine si può far comprendere come lo scioglimento dei ghiacci, l’inquinamento, il buco nell’ozono rappresentino un reale pericolo per tutti noi molto al di là di quanto possono fare le parole, troppo dette e inascoltate, ma contando piuttosto su quanto ci sia di viscerale e potente nelle immagini.

Aquarela riesce in tutto questo, senza mai rinunciare al rigore di uno sguardo oggettivo privo di commento. Non ci viene detto neppure dove ci troviamo nelle varie sequenze, soltanto di tanto in tanto una musica potente accompagna le immagini. Si parte dallo scioglimento dei ghiacci, dal recupero di alcune macchine finite nell’acqua dopo essere passate su ghiacci troppo precari. “Come vi è venuto in mente di passare di qui? – chiede una delle pochi voci che si sentono nel film – Non vedete che si sta sciogliendo?” “Di solito si scioglie tra tre settimane”, risponde l’altro, e questo è l’unico riferimento, minimo, ai cambiamenti climatici. Ma poi crollano intere pareti di ghiaccio, una barca a vela affronta la ferocia dell’Oceano. Alla fine ci troviamo in città devastate dai tifoni, con l’acqua che invade le strade, alberi caduti, vento che spazza via tutto.

Non è solo un documentario questo film, sembra piuttosto un volo mistico sulla superficie del globo terraqueo, pieno di un rispetto quasi mistico per la madre terra, oppure un accorato appello all’uomo perché salvaguardi se stesso e ciò che lo circonda. La dedica a Aleksandr Sokurov sembra alludere a tutti questi temi.» [A. Cinquegrani, saledellacomunita.it]

Images courtesy of Park Circus/Participant Media

«Aquarela è inoltre impreziosito da un disegno sonoro furente, vitale che in alcune scene si focalizza sull’impeto, sugli schianti delle onde, dei ghiacciai e sul fragore del vento, mentre in altre le sinfonie naturalistiche vengono accompagnate da musiche aggressive, con canzoni heavy metal volutamente frastornanti. Tutto ciò provoca un effetto sensoriale spaventosamente reale: ciò che si può asserire è che alla visione di questo film non si assiste mai in modo passivo, si è coinvolti attivamente in una poesia visiva strepitante, che sa destabilizzare e provocare.» [Lucia Tedesco, Cinematographe.it]

Images courtesy of Park Circus/Participant Media

COMMENTO DEL REGISTA

A quattro anni, trascorrevo l’estate in un villaggio tra Mosca e San Pietroburgo sulla sorgente di un fiume. Un uomo del posto, Mikhail Belov, mi disse: “Se fai una barchetta di legnetti e di foglie e la metti nel fiume, galleggerà fino al Mare del Nord e poi intorno al mondo”. Anni dopo, sono tornato lì per girare Belovy. Misi la macchina da presa sulla barchetta e feci il viaggio dal paesino al mare. Nel 2000, ho soggiornato in una casa sul Baltico. Il mare era diverso ogni giorno, a ogni ora e a ogni minuto. Colori, movimento, energie tutti diversi… Attraverso la lente dell’acqua si possono provare tutte le emozioni conosciute. Con Aquarela, volevo filmare ciò che si prova interagendo con l’acqua: emozioni belle e inquietanti, estasi e ispirazione, ma anche distruzione e devastazione.

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L’OSPITE: ANTONIO NAVARRA
Antonio Navarra (Napoli, 1956) si è laureato in fisica a Bologna nel 1980 ed è tornato in Italia nel 1986 dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca (Ph.D) all’Università di Princeton, presso il Geophysical Fluid Dynamics Laboratory. È dirigente di ricerca all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dove svolge la sua attività nel campo della simulazione del clima con i modelli numerici di circolazione generale. Ora è Presidente del CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici dedicato agli studi interdisciplinari sui cambiamenti climatici e i loro impatti. Il Dr. Navarra insegna nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici dell’Università di Venezia.

CINEMA TEATRO BELLINZONA
Via Bellinzona 6 – BOLOGNA

parcheggio gratuito in cortile interno