A CAMBIO DE NADA, il pluripremiato film di di Daniel Guzmán

Giovedì 24 gennaio, alle ore 20:45, il Cineclub Bellinzona Bologna proietta il pluripremiato A CAMBIO DE NADA, opera prima di Daniel Guzmán, Premio Goya 2016 nelle categorie miglior regista esordiente, miglior attore esordiente [Miguel Herrán, Rio de La Casa de Papel], miglior attrice esordiente e miglior attore non protagonista.

giovedì 24 gennaio, ore 20:45
A CAMBIO DE NADA
Daniel Guzmán, SPA/2015, 100′
versione originale, sott. italiano
distribuito da EXIT MEDIA distribuzione

Biglietto intero: €5,50
Studenti, Soci Coop, AssoDoc e convenzionati: €4,50

Dario, 16 anni, vive male la difficile separazione dei genitori più impegnati a litigare sull’avvocato che a seguire il figlio che a scuola somma assenze su assenze. Assieme a Luismi, l’inseparabile amico, il ragazzo passa le giornate tra scorribande nei negozi e corse in moto. Ma la fine dell’anno scolastico si avvcina e a Dario non resta che fuggire di casa, riparando da Caralimpia, un meccanico che conosce la ricetta per “trionfare nella vita”. Una notte, girovagando per strada incontra Antonia, un’anziana che raccatta mobili abbandonati. Lei lo tratterà come un figlio… e per un’estate Luismi, Caralimpia e Antonia diverranno la sua nuova famiglia, in un tentativo estremo di cambiare la propria realtà, prima che la realtà cambi lui.

«La pellicola, che potrebbe apparire come un telefilm di formazione da dopocena, conquista lo spettatore per i suoi meccanismi ben oliati: trasmette verità, i suoi personaggi sono credibili e i dialoghi geniali. E’ molto difficile scrivere conversazioni autentiche e al contempo agili, brillanti e divertenti, compito che Daniel Guzmán assolve con grande abilità. Anche il cast brilla per il suo fascino, magnetismo e naturalezza: sono da menzionare la nonna novantenne dello stesso regista (Antonia Guzmán) e due belle scoperte: Miguel Herrán e Antonio Bachiller.

Questi ragazzi incarnano Darío e Luismi, amici inseparabili che vivono nello stesso blocco di un sobborgo operaio. Il primo è impulsivo, donchisciottesco, proiettato in avanti; al secondo tocca essere più saggio, Sancho Panza, con i piedi per terra… fino a quando non si lascia trascinare dal suo amico. Ma la situazione a casa di Darío non è proprio idilliaca, giacché i suoi genitori sono in guerra da quando si sono separati. Fuggendo da questo ambiente ostile, il ragazzo troverà una nuova famiglia nel padrone di un negozio di moto e in un’anziana signora che recupera mobili dalla spazzatura.

Attraverso questo conflitto, costellato di umorismo folk, Guzmán avverte di come a volte gli adulti proiettino verso i figli i loro problemi e dimentichino di dar loro spazio, stima e attenzione. Lo fa con la spigliatezza narrativa che già dimostrò nel cortometraggio Sueños, con cui vinse il Goya nel 2004, e sebbene si sia visto tutto il cinema quinqui degli anni Settanta, il suo film non risulta così canaglia, bensì più vicino a Barrio di Fernando León de Aranoa: carino, piacevole, di buone intenzioni e simpatico, senza la rabbia del suo più diretto rivale in questo trio di Malaga, il suo collega Zoe Berriatúa con Los héroes del mal.» [Alfonso Rivera]

CINEMA TEATRO BELLINZONA
Via Bellinzona 6 – BOLOGNA
parcheggio gratuito in cortile interno